I prezzi della zona euro scendono all’8,5% poiché gli aumenti dei tassi segnalati dalla BCE non sono finiti.

  • L’inflazione nella zona euro è leggermente diminuita all’8,5% a febbraio quando la BCE ha segnalato che il ciclo di rialzi dei tassi d’interesse non era terminato.
  • L’inflazione core è salita al 5,6% a febbraio dal 5,3% di gennaio.

Tutti gli occhi sono puntati sugli ultimi dati sull’inflazione al di fuori della zona euro mentre gli operatori del mercato valutano cosa farà la BCE.

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L’inflazione nella zona euro è leggermente diminuita a febbraio, in seguito ai commenti del capo della Banca centrale europea secondo cui ci vorrà del tempo per i tagli dei tassi.

L’inflazione complessiva nel blocco dei 20 membri si è attestata all’8,5% a febbraio, secondo i dati preliminari pubblicati giovedì. Ciò indica che i prezzi non sono scesi al ritmo registrato negli ultimi mesi. L’inflazione complessiva si è attestata al 10,6% in ottobre, ma ha raggiunto un rivisto 8,6% a gennaio.

Gli analisti intervistati dal Wall Street Journal si aspettavano che il tasso di inflazione di febbraio scendesse all’8,2%.

I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati di mese in mese, compensando il calo dei costi energetici.

L’inflazione core è salita al 5,6% a febbraio dal 5,3% di gennaio.

Negli ultimi giorni, gli operatori di mercato si sono chiesti se la BCE debba mantenere la sua posizione accomodante più a lungo, dopo i dati sull’inflazione di febbraio migliori del previsto da Francia, Germania e Spagna.

Il presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato giovedì che ci vorrà più tempo per ridurre l’inflazione, secondo un rapporto di Reuters. La banca punta a un tasso nominale del 2%.

La società con sede a Francoforte ha indicato che è in programma un altro aumento di 50 punti base quando la banca centrale si aggiornerà alla fine di questo mese. Nei commenti riportati da Reuters, Lagarde ha affermato giovedì che la mossa era ancora in quel programma poiché l’inflazione è rimasta al di sopra dell’obiettivo.

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Gli analisti di Goldman Sachs hanno dichiarato all’inizio di questa settimana che stavano aumentando le aspettative di aumento dei tassi per la BCE, prezzando un altro aumento di 50 punti base a maggio.

Negli ultimi giorni i rendimenti obbligazionari europei si sono avvicinati ai massimi pluriennali.

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